21 novembre - Presentazione della Vergine Maria al Tempio

La Vergine oggi e condotta al tempio, Casa del Signore

CC0/wikimedia
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« Il tempio purissimo del Signore, la preziosissima camera nuziale. La Vergine, sacro tesoro della gloria divina oggi è condotta nella casa del Signore e vi porta con sé la grazia dello spirito divino; gli angeli la cantano; è il tabernacolo celeste», così proclama oggi la liturgia orientale. 

La festa della Presentazione di Maria al Tempio, basata su un’antica tradizione, è legata storicamente alla dedicazione di una basilica in onore di santa Maria, edificio voluto da Elia, vescovo di Gerusalemme ,e compiuto a spese dell’imperatore Giustiniano (527-656), di fianco alla zona del Tempio di Gerusalemme, dove la Vergine può aver passato l’infanzia come consacrata al servizio divino. Tale chiesa fu dedicata il 21.11.543 e chiamata chiesa Nuova, per distinguerla dalla precedente, dedicata alla Natività di Maria.

Nel corso dell’VIII secolo la festa si diffuse in tutte le Chiese orientali, incontrando il favore del popolo di Dio: farà parte delle dodici feste maggiori dell’anno; ancor oggi viene celebrata in Oriente con una grande veglia preparatoria e con qualche giorno aggiuntivo fino al 25 novembre (1)

La letteratura rabbinica conferma che molte ragazze dimoravano nel tempio e si dedicavano a confezionarne il velo. Il Talmud di Gerusalemme dà dei particolari interessanti in proposito: 

« Il velo del Tempio era spesso un palmo. Era intessuto con settantadue punti lisci composti ciascuno da ventiquattro fili. La lunghezza era quaranta cubiti e la larghezza venti. Lo tessevano 92 ragazze. Se ne facevano due all’anno. Servivano trecento sacerdoti per portarlo alla vasca. » (Mishna Sheqalim 8,5). 

Riporta anche che quando il Tempio fu incendiato nel 70 d.C. “le vergini che lo tessevano si geettarno tra le fiamme” piuttosto che cadere in mano ai nemici (Pesiqta Rabbati 26,6), e che allogiavano in un immobile di tre piani, entro il recinto del Tempio. (2)

Il gruppo di Maria di Nazareth

Fonti: 
(1) Kondakion e Ikos del 21 novembre; 4e stichero della 6e ode del 2 canone dei mattutini.
(2) Dal Talmud di Gerusalemme

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