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"E’ ancora incredibile per me" testimoniava Jeanne, miracolata a Lourdes

Shutterstock/Philipimage
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Jeanne Fretel (1914-2005) fu una strana miracolata, guarita l’8 dicembre 1948 a Lourdes. Dopo 11 anni d’ospedale, 13 operazioni, questa ragazza, originaria di un borgo vicino a Mont-Saint-Michel in Bretagne (France) giunse trentaquattrenne a Lourdes, in coma. Fuori conoscenza da tre mesi, ricevette l’ ostia, avendole un sacerdote aperto la bocca con un cucchiaio.

Quando la misero in treno, nel 1948, per venire a Lourdes, il medico aveva addirittura predisposto una bara, pensando che non ne sarebbe più tornata.

“Chiusa la bocca”, questa la sua successiva testimonianza, “ho aperto gli occhi e chiesto dove fossi. Essendo stata in coma fino ad allora, non sapevo di essere a Lourdes. Durante la comunione, un prete ha visto sangue nero colarmi dal naso e dalla bocca. La gente pensava che io stessi per  morire. Quando, in seguito, il sacerdote è tornato da me, dopo la comunione, ho chiesto di andar alla grotta e mi ci hanno subito portato. Là ho avuto l’impressione che qualcuno mi prendesse sotto il braccio per farmi sedere. Mi sono voltata, ma non c’era nessuno. Mi domandavo se ero impazzita”.

Jeanne Fretel vise altri 57 anni dopo la guarigione. Affermava: ”Un miracolo è un grande fardello, ben difficile da portare(…)”. Se interrogata,aggiungeva: “E’ ancora incredibile per me. Sono ancora qui a chiedermi che cosa m’è successo. Perché io e non un’altra. Sapete, una guarigione accade in fretta. E’ semplice ed è grande. E’ una guarigione non meritata e non domandata.»

La sua guarigione miracolosa venne ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa l’8 dicembre 1949: è il 52esimo miracolo ufficialmente riconosciuto a Lourdes.

Il gruppo di Maria di Nazareth

Adattato da : 

Un miracle eucharistique à Lourdes 8 octobre 1948 - entretiens et temoignages de Jeanne Fretel, editions F.-X. de Guibert, Preface de Patrick Theillier

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