28 novembre – prima domenica dell’Avvento – Santa Caterina Labouré (+1876) – Rwanda, Kibeho: prima apparizione della Vergine Maria, il 28 novembre 1981

Concepire nuovamente e dare la vita a Cristo, come Maria

Concentriamoci sull’applicazione del titolo di Madre di Dio nella misura in cui riguarda ciascuno di noi in particolare. Cerchiamo di vedere come possiamo diventare, concretamente, madri di Gesù. Come Gesù ci insegna a diventare sua madre ? Attraverso una duplice operazione : ascoltando la Parola e mettendola in pratica.

Per capire meglio, ricordiamoci come Maria divenne Madre: concependo Gesù e dandogli la vita. Esistono due maternità incomplete o due specie di interruzioni di maternità. Una è quella, antica e conosciuta, dell’aborto, che si produce quando concepiamo ma senza dare la vita, perché, nel frattempo, per cause naturali o per il peccato dell’uomo, il feto è morto. Fino all’epoca più recente, questo era l’unico caso conosciuto di maternità incompleta.

Oggi ne conosciamo un’altra che, al contrario, consiste a dare la vita a un bambino senza averlo concepito. E’ il caso dei bambini concepiti in provetta e introdotti in seguito nel ventre di una donna, o ancora del caso infinitamente triste e miserabile di un utero dato “in affitto” per ospitare, contro un pagamento se necessario, una vita umana concepita altrove. In questo caso, quando una donna dà la vita, il bambino che la donna dà alla vita non viene da lei e non è concepito “prima di tutto nel suo cuore che nel suo corpo”.

Purtroppo queste due tristi possibilità si ritrovano anche sul piano spirituale. Concepisce Gesù senza darlo alla vita colui che accoglie la Parola senza metterla in pratica, colui che continua ad aggiungere aborto su aborto, formando progetti di conversione poi sistematicamente dimenticati e abbandonati a metà strada ; colui che si comporta nei confronti del Padre come un osservante affrettato : guarda il suo viso in uno specchio e poi se ne va, dimenticando velocemente a cos’assomigliasse (cf. Giovanni 1,23-24). Insomma, colui che ha la fede, ma non le opere.

Tuttavia, dà la vita a Cristo senza averlo concepito colui che realizza molte opere, anche buone, ma che non vengono dal cuore, dall’amore per Dio e da un’intenzione retta, ma piu’ dall’abitudine, dall’ipocrisia, dalla ricerca della propria gloria o del proprio interesse, o semplicemente dalla soddisfazione che procura l’azione. Insomma, colui che ha le opere, ma non la fede.

Padre Raniero Cantalamessa, Frate Minore Cappuccino

Predicatore della Casa Pontificale

Omelia dell’Avvento: Maria, Madre di Dio, « uno dei paradossi piu’ profondi del cristianesimo » del 20 dicembre. 2019 

Adattato e tradotto da: https://fr.zenit.org/2019/12/20/predication-de-lavent/?

 

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