27 giugno – San Cirillo, vescovo d’Alessandria, dottore della Chiesa, († 444) – Nostra Signora del Perpetuo Soccorso (1866)

Maria libera il suo popolo il giorno dell’Annunciazione

Il 21 marzo 1821, i ribelli greci iniziarono l’assedio di Kalávryta, la prima città greca a essere liberata dai turchi ottomani, che segnò anche l‘inizio della guerra d’indipendenza greca.

La mattina del 21 marzo, 600 combattenti armati prestarono giuramento sotto il platano del monastero di Agia Lavra. Secondo alcuni storici, questo giuramento avrebbe avuto la forma seguente : « Più un solo turco in Morea (Peloponneso) e nel mondo intero ! » E : « La libertà o la morte ! »

Il vescovo di Patras chiamò i greci alla rivolta e benedisse la bandiera della rivoluzione, che rappresentava l’Assunzione della vergine Maria. I capi greci con un piccolo cannone del monastero di Agia Lavra assediarono la fortezza della città. Alla fine, i soldati riuscirono a penetrare a Kalávryta e tutto il Peloponneso si sollevò contro l’occupante. Il movimento di rivoluzione si diffuse in seguito velocemente nel resto della Grecia.

Uno storico greco descrive la liberazione della città : « Al crepuscolo, circa 200 guerrieri arrivarono a Kalávryta e diedero inizio alla battaglia per la liberazione della città. I ribelli si impossessarono delle torri degli ufficiali turchi e di tutta la città. Fu la prima vittoria militare e Kalávryta fu la prima città greca liberata. » Il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione, Kalávryta veniva liberata. Da quel momento, la città iniziò a commemorare la sua liberazione organizzando delle festività ogni anno al monastero di Agia Lavra.

 

Adattato e tradotto da Greek Reporter

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